lunedì 3 settembre 2018

Resegone - dai Piani D'erna al rifugio Azzoni

Escursione in solitaria del 27.06.2018

Per la mia prima volta sul Resegone decido di salire ai Piani d'Erna con la funivia anzichè cominciare la salita dall'inizio del sentiero n.1. Lascio quindi l'auto nel parcheggio (gratuito durante la settimana , a pagamento nel weekend) e prendo la funivia.
La salita ai Piani è velocissima e in men che non si dica sono ai Piani d'Erna , altitudine m.1375 s.l.m.
Si prende la via che scende subito a sinistra del piazzale d'arrivo, dove si ha una visuale di questo bellissimo posto alla portata di tutti. In breve giugno alle Bocchette d'Erna dove si diramano diversi sentieri per la salita al Resegone. Prendo il sentiero n.5, sulla carta quello più semplice. Il sentiero attraversa tra saliscendi un bosco di conifere che diventa poi bosco misto, alternando qualche scorcio sulla valle.
Giungo presso un canalino roccioso che supero abbastanza agevolmente, mantenendo però lo sguardo sempre attento sulla via da prendere (il sentiero spesso si "perde" tra le rocce). il percorse prosegue tra pezzi più ripidi ed altri in falsopiano fino a giungere al bivio col sentiero n.1 che imbocco per l'ultima parte di ascesa, quella senza dubbio più ripida e spettacolare.
In breve raggiungo la base dell'ultimo strappo, quello decisivo e la vista delle falesie che ho attorno è superba. Mi concentro su dove andare, poichè il sentiero ormai scompare tra le rocce (attenzione a non imboccare il sentiero n.9, per escursionisti esperti attrezzati). Non senza qualche difficoltà mi inerpico (l'uso dei bastoncini e/o delle mani è d'obbligo) sulle roccette e intravedo la mia meta in cima che però è lungi dall'essere raggiunta.
L'ultima parte dell'ascesa è davvero faticosa (forse come prima uscita estiva non è l'ottimo), ma finalmente giungo alla meta (Rifugio Azzoni m.1875 s.l.m.) soddisfatto, dopo h.2:10 di ascesa. Peccato che il rifugio è in fase di ammodernamento, mi godo un'incredibile  panorama e il meritato riposo.

Mappa percorso

Foto:










domenica 2 settembre 2018

Rifugio Margaroli - Da Canza

Escursione in solitaria del 19.08.2018

Partenza dal piccolo parcheggio oltre il ponte sul torrente di Canza , frazione del comune di Formazza raggiungibile lungo la SS659, altitudine m.1481 s.l.m.

Dal cartello che indica l'inizio del percorso viene segnalato circa h. 2:50 di cammino per giungere al rifugio (indicazioni diga del Vannino) , con un parziale di h.1:30 per raggiungere l'arrivo della funivia del Sagersboden.
Il percorso si snoda lungo una strada jeepabile, parecchio sconnessa, non accessibile al pubblico.
La pendenza mette abbastanza alla prova i muscoli ancora freddi e la strada sale piuttosto regolarmente , attraversando un bosco dapprima misto, poi di conifere.
Dopo 55 minuti di passo regolare, (in compagnia, ad un andatura più leggera per i muscoli, credo che 1.10h siano sufficienti) raggiungo l'arrivo della seggiovia del Sagersboden (m.1772 s.l.m)
Breve sosta (la seconda) pe mettere la crema solare e si riparte.
La salita adesso si fa decisamente più impegnativa con una forte pendenza che può tagliare le gambe per chi ha deciso di salire con la funivia e cominciare dà qua l'escursione. Meglio rallentare il passo fino a quando il sentiero spiana e si rivela tutta la bellezza di questo percorso. In breve si raggiunge il bivio per il rifugio Myriam, passando attraverso splendide falesie, fiancheggiando il torrente (splendida la piccola cascata). Ormai la pendenza è limitata, una sorta di falsopiano dove le mie gambe macinano metri prendendo velocità. Si passa la piccola diga a valle di quella maggiore e si arriva in vista del rifugio.
Ancora un piccolo sforzo per superare l'ultimo tratto in pendenza ed eccomi arrivato al rifugio Margaroli (m.2194 s.l.m.), sito proprio all'inizio della diga del lago Vannino. Il GPS mi segnala un tempo di salita di h. 2:07 (dal Sagersboden senza tirare troppo si dovrebbe impiegare poco di h. 1:20 di cammino).
Passeggiata stupenda, e bellissimo panorama.

Mappa Percorso

Foto: