domenica 22 settembre 2019

Lago della Barma - da Oropa

Escursione in solitaria del 15 settembre 2019

Mai lasciare in sospeso qualcosa che si è cominciato, ma soprattutto che si desidera finire. E così mi ritrovo ad Oropa (m.1194 s.l.m.) per raggiungere il rifugio Barma al Lago della Barma e questa volta non c'è tempo che tenga. Per quanto riguarda la prima parte dell'ascesa, rimando all'escursione del 10 Agosto, raccontata nel resoconto del 13 agosto.
Dall'arrivo della funivia a 1800 metri di quota imbocco il sentiero 21 che con buona pendenza comincia l'ascesa al Colle della Barma e anche questa volta il meteo non sembra clemente: nubi basse e un pò di nebbia fanno da contraltare al meteo a valle che sembrava decisamente migliore.
dopo poco tempo raggiungo un bivio: proseguire sul sentiero 21 o imboccare il 22. Una escursionista, evidentemente con uno scarso senso della cartografia, dice a me e ad una famiglia con bambini che è il 22 che sale al colle, mentre lei prosegue per un'altra destinazione sul 21. Nonostante le perplessità imbocco quindi il 22, che poi mio malgrado si dimostrerà essere il sentiero diretto, decisamente più faticoso e con qualche passaggio esposto (per un'escursione meno impegnativa e sicura meglio proseguire sul 21 fino ad arrivare poi ad imboccare il 21a). La salita è faticosa lungo il crinale e quindi parecchio in pendenza. Raggiungo un tratto attrezzato, che riesco ad aggirare e il mio pensiero va alla famiglia più in basso che temo si troverà in difficoltà. La salita prosegue fino ad un altro tratto attrezzato che supero abbastanza agevolmente. Nel frattempo sono scese le nuvole e non si vede più molto (la famiglia dietro me ha sorpassato il primo tratto attrezzato, ma ormai sono nascosti nelle nuvole). La fatica si sente e mi costringe ad una breve sosta, non so quanto possa mancare al passo.
Finalmente dopo circa 45 minuti dalla partenza da Oropa sport il sentiero sembra scollinare su un tratto di formazioni rocciose che nascondono il sentiero, intuibile solo grazie alla vernice. Arrivo in località Pian di Ceva, dove 5 croci ricordano altrettanti alpinisti periti su questa montagna oltre ad un cippo eretto ai caduti di guerra sempre lì in zona.
Finalmente ritrovo il sentiero 21a (quello che avrei dovuto seguire) e comincia dopo un breve piano l'ultimo strappo verso il Passo. Il sentiero si inerpica tra rocce, fortunatamente non è un tratto molto lungo e in breve arrivo al Colle della Barma (m.2257 s.l.m.). Da lì si apre una splendida vista sulle montagne circostanti, ma soprattutto sul lago sottostante e l'omonimo rifugio. Ho ancora circa 200m di dislivello da percorre, questa volta in discesa ed il meteo oltre il colle è decisamente favorevole.
Rinfrancato, ma soprattutto desideroso di raggiungere la meta dopo circa 3h. di cammino, scendo a rapidi passi il sentiero roccioso; il rifugio si avvicina e ormai si capisce quanto sia bello e perfettamente inserito nell'ambiente circostante. Finalmente dopo circa 20 minuti di discesa veloce arrivo a destinazione. Il Rifugio Barma (m 2060 s.l.m.)  è bellissimo, ma ancor più bello il Lago su cui si affaccia e tutta la conca che si apre su di esso col Monte Mars che domina la scena. Se esiste un paradiso, questa è la sua anticamera. Si può facilmente trovare un posto dove riposare e rilassarsi, senza per forza essere ammassati assieme ad altri escursionisti. Io mi fermo poco sopra il lago (senza poi rinunciare a bagnarmi le gambe nel lago anche se avrei voluto farmi un tuffo), ma lì attorno ci sono anche altri posti dove andare (laghi Lei long), ogni scelta è appagante per i sensi e lo spirito. Ci tornerò di sicuro, magari fermandomi a pernottare per qualche salita sulle cime circostanti.
Per il percorso di discesa, ho percorso il sentiero 21a, senza però poter godere del panorama visto che poi il meteo è decisamente peggiorato.

DIFFICOLTA: EE (sentiero 22) E (sentiero 21/21A)

Mappa percorso
Altimetria

Foto:















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