martedì 27 agosto 2019

Rifugio 3A - dalla diga del lago di Morasco - Val formazza

Escursione in solitaria del 25 08 2019

Eccomi di ritorno in Val Formazza e soprattutto a Riale, pronto per raggiungere il rifugio 3A già messo nel mirino il mese scorso.
Partenza ovviamente sotto la diga del lago di Morasco (m 1944 sl.m). La prima parte del percorso è la stessa che porta all'inizio di molte escursioni che generano da li e quindi dopo aver fiancheggiato a destra il lago artificiale arrivo al bivio dove si deve scegliere quale sentiero affrontare per portarsi nei pressi del lago del Sabbione. Questa volta decido di percorrere il sentiero più diretto (evitando quindi il rifugio città di Busto) ossia il numero 9 nella variante 9A (il sentiero direttissimo viene sconsigliato per l'esposizione e il pericolo di qualche possibile scarica di sassi), avendo già saggiato in discesa la scomodità del percorso originale. Contrariamente alle mie supposizioni, questa variante non è da meno in quanto a durezza; si inerpica in mezzo ad un canale e se preso con troppa baldanza può chiedere il conto più tardi. Ed infatti io lo sottovaluto e la fatica mi taglia in fretta le gambe, anche a causa delle mie non lunghe leve che mi costringono a qualche passo con troppo dislivello che irrigidisce la muscolatura. Supero infine l'asperità e mi ricongiungo col sentiero 9 quando è già passata circa 01.30h dalla partenza dal parcheggio. A questo punto comincia una breve sezione del sentiero che attraversa una pietraia per portare sull'ultima parte tra prati fioriti prima di arrivare alla diga del Sabbione. Sulla sinistra del sentiero c'è un canale con ancora un pò di neve che offre degli scorci veramente interessanti. La salita è regolare, gestibile per la muscolatura ma sempre impegnativa. Guardando in alto sulla destra si può vedere anche il rifugio città di Busto: una delle caratteristiche meravigliose di questo percorso è che si individuano tutti i rifugi raggiungibili ed infatti è ormai un classico il percorso che li tocca tutti (magari lo metto in agenda per il prossimo anno). Finalmente arrivo in vista della diga del Lago del Sabbione (m. 2460 s.l.m) che raggiungo in breve ( il crono segna già 02.15h di escursione), mi porto sul versante destro e imbocco l'ultimo tratto del percorso che mi porta verso la mia metà. la prima parte costeggia il lago ed ha una pendenza dolce. 500 metri più in alto intravedo il rifugio e da dove sono si vede anche il rifugio Claudio e Bruno (m. 2710 s.l.m.) che però decido di non toccare in quanto prima di raggiungerlo c'è la deviazione per il  3A. E' comunque possibile arrivare al Claudio e Bruno e da lì salire per un altro sentiero (che farò poi in discesa) per arrivare alla mia meta. Il motivo della mia scelta è soprattutto fisico in quanto le mie gambe cominciano a rispondere con fatica (il tratto iniziale nel canale mi ha decisamente tolto troppe energie). Il sentiero presenta alcune deviazioni, probabilmente tutte o quasi portano verso il rifugio, ma è comunque seguire sempre le deviazioni che salgono di quota onde evitare di allungare troppo il percorso. Ormai sono davvero molto stanco, sono ormai più di 3 ore che cammino, il rifugio a tratti mi compare sopra, per poi sparire e ricomparire ed ogni volta provo a calcolarmi il tempo mancante. Finalmente quando arrivo su un'ultima pietraia, mi accorgo di essere quasi arrivato ed infatti dopo circa 3.30h pause comprese raggiungo il rifugio 3A (m. 2960 s.l.m. ma sono molti meno 2910 sui mie strumenti). La prima sorpresa è una coppia di stambecchi che, incuriosita dal rumore, si avvicina a meno di 20m. dal rifugio (se non fosse che uno degli avventori si sia avvicinato troppo facendoli scappare, sarei riuscito a fotografarli da molto vicino) facendomi dimenticare la fatica. Dopo essermi rifocillato mi godo il panorama favoloso. Sotto, il Lago del Sabbione, circondato magnificamente dalla Punta d'Arbola, Blinnenhorn, il ghiacciao del Siedel, Punta dei camosci, Rothorn, Ghiacciaio del Sabbione. 
Evidentemente non ancora stanco a sufficienza al ritorno decido di passare per il Claudio e Bruno, che si trova proprio sotto il ghiacciaio del Sabbione, allungando di circa mezz'ora la discesa.
Escursione faticosa e magnifica allo stesso tempo che conferma quanto sia bella la Val Formazza, che offre escursioni bellissime e ancora sostenibili dal punto di vista dell'affollamento

Mappa percorso
Altimetria

Foto:












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