venerdì 9 agosto 2019

Rifugio Duca degli Abruzzi e croce Carrel - da Cervinia

Escursione del 29 07 2019

Per la salita sotto sua maestà il Cervino, mi avvalgo della collaborazione di due compagni di viaggio. O meglio sono io ospite presso la  dimora di villeggiatura si amici per due giorni e il padrone di casa (Mauro) ha pianificato questa ascesa da farsi lunedì mattina, evitando così il grosso dei turisti del weekend. Dopo una domenica dedicata alla visita di Torgnon e dintorni, lunedì mattina la sveglia ci desta presto per darci il tempo di trasferirci con calma in quel di Cervinia (m. 2005 s.l.m.). E così comincio l'ascesa assieme ai miei due compari prendendo il sentiero, che poi è una carrozzabile, che parte dietro la piazza del mercato di Cervinia. Volendo è possibile tagliare gran parte dei tornanti, risalendo per sentieri creati nei prati ed è così che inizialmente decidiamo di fare. La pendenza è regolare e mediamente impegnativa, ma sicuramente gestibile; un pò meno i resti del passaggio di animali al pascolo e, principalmente per questo motivo, decidiamo di riprendere la normale via lungo la carrozzabile. Come tutti i percorsi di questo tipo, sale regolarmente e permette parecchie soste per dissetarsi o cercare di individuare la fauna montana. Ed infatti dopo un pò più di metà percorso, ci fermiamo alla ricerca di una marmotta che sta facendosi sentire per la presenza di qualche rapace. Dopo averla individuata, grazie anche al binocolo (i migliori 30€ spesi della mia vita), riprendiamo la salita. Il più giovane del terzetto ( a 13 anni le energie non mancano di certo) precede me e Mauro e dopo 'ennesimo tornante, giungiamo infine in vista del rifugio. Tagliamo per l'ultimo pendio decidendo di accorciare un pò il percorso e di accorciare il fiato e finalmente giungiamo alla prima meta, il Rifugio Oriondè Duca degli Abruzzi a 2800 m.s.l.m.
La vista del Cervino è spettacolare anche grazie alla giornata totalmente limpida (l'ascesa è stata tutta al sole), anche se ben presto le nuvole cominciano a comparire circondano a mo di corona la guglia del Cervino. Ci riposiamo un pò e rifocilliamo e dopo aver fatto trenta, facciamo anche 31 e decidiamo di salire alla Croce Carrel, quasi una sorta di pellegrinaggio a chi questa montagna l'ha conosciuta per bene e domata. Ce la prendiamo con cautela, anche perchè si deve passare per pietraie ed accumuli di piccolo frane. qualche passaggio risulta un pò esposto e con un pò di circospezione, dopo circa una trentina di minuti, arriviamo alla Croce posta nel punto dove Jean Antonine Carrel ha perso la vita nel lontano 1891 (m. 2920 s.l.m.)  . Soddisfatti, riscendiamo al rifugio e dopo una breve sosta prendiamo la via del ritorno, sospinti anche dalle nuvole che nel frattempo sono aumentate.
Bel tributo ad una delle montagne più belle e significative delle Alpi, resa ancor più bella dai compagni di viaggio

Mappa percorso1
Mappa percorso2

Altimetria

Foto:













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