martedì 23 luglio 2019

Lago del Sabbione da Riale - percorso E41

Escursione in solitaria del 21 luglio 2019

Riale rappresenta il culmine della Val Formazza ed è probabilmente anche il suo gioiello visto che da qui partono delle bellissime escursioni.
Il programma di questa domenica sarebbe stato quello di toccare il Rifugio Busto Arsizio per poi raggiungere il Rifugio 3A, ma la meta è poi cambiata durante la salita.
Parcheggiata l'auto sotto la diga del Lago di Morasco (m.1743 s.l.m.) comincio la mia escursione portandomi in breve sopra la diga e costeggiando il lago sulla destra.
Arrivato alla fine dello specchio lacustre (su cui si trova anche un ponte tibetano, non percorribile liberamente), giungo al primo bivio, dove vengono segnalate la varie escursioni di salita.
Le principali direttrici sono due: dirigersi verso il passo del Gries e optare per il passaggio dalla via alta che porta al Lago del Sabbione (sentiero E41), oppure optare per la via bassa, più diretta e utilizzata per raggiungere il Rifugio Claudio e Bruno.
Compiendo un percorso ad anello è possibile passare per entrambi i percorsi toccando i molti rifugi presenti in zona.
Io prendo la deviazione per il sentiero E41 e comincio a salire pendenze più marcate, anche se ben camminabile, portandomi in circa mezz'ora all'alpe Bettelmatt, dove si apre una bella spianata popolata da marmotte (ne individuo una che fa colazione) e da dove si può proseguire verso il Passo del Gries. Io invece viro decisamente verso sinistra al bivio e comincio a risalire il crinale. Questa è la parte del percorso più dura, con una pendenza decisa che non permette di riprendere fiato e costringe ad un più che discreto impegno. Dopo circa una quarantina di minuti arrivo in vista del Rifugio Città di Busto (m.2480 s.l.m.) dove faccio una breve pausa per riprendere il fiato e cominciare la parte più dura dell'escursione (nel frattempo sono passate due ore dall'inizio dell'escursione). La salita al 3A dovrebbe essere per escursionisti esperti, ma sulle indicazioni in loco viene segnalata per alpinisti.
Qua cominciano ad assalirmi i primi dubbi, ma decido di proseguire fino a quando dovrò cominciare l'ascesa, visto che nel frattempo il Piano dei Camosci, mantenendo fede al nome , mi permette di camminare senza far fatica. Arrivo al bivio da dove parte l'ascesa al rifugio, ma non vedendo alcun escursionista sul percorso ed essendo da solo, decido di rimandare questa salita ad altra occasione (magari salendo dal Rifugio Claudio e Bruno e risparmiando un pò di tempo e km) e opto per raggiungere il Lago del Sabbione.
Scendo per un ghiaione per poi risalire verso la diga e finalmente raggiungo la meta del Lago del Sabbione  (m. 2460 s.l.m.). Da qua al Rifugio Claudio e Bruno ci sono ancora 45minuti circa di cammino, ma decido di fermarmi in quanto ho perso già troppo tempo e dovrei tornare immediatamente indietro senza godermi il panorama e la giornata.
Faccio una breve toccata al rifugio Somma, mentre il vento spira piuttosto frizzantino e mi costringe a indossare la giacchetta frangivento, ma desisto dal fermarmi per la presenza di una celebrazione e di molta gente a parteciparvi.
Mi trovo allora un posto un pò isolato per pranzare e godermi qualche pagina di un buon libro in mezzo allo splendore delle montagne.
Al ritorno ho preso il sentiero E39 che scende ripido lungo il crinale e che viene sconsigliato causa caduta massi, ma fortunatamente è prevista una deviazione per chi vuole aggirare la parte più pericolosa.

Mappa percorso
Altimetria

Foto:










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